(1) i virus non sono isolabili, né definibili – se non arbitrariamente – come “altro” da esosomi e/o vescicole extracellulari,

(2) il rapporto di causalità tra virus e malattia è indimostrato (o piuttosto si può dimostrare il contrario), come già intuibile dalle argomentazioni del Dr. Kufman e dall’esperimento del Dr. Lanka, secondo cui la produzione di particelle virali/esosomiali è dovuta alle condizioni di coltura pertinenti non alla presenza di liquidi prelevati da soggetti “infetti”, bensì alla presenza (come correttamente fatto anche nelle colture di controllo) di ormoni, antibiotici e inadeguate condizioni di nutrimento…che peraltro si rivelano essere i veri fattori responsabili della morte cellulare;

(3) la teoria “dell’infezione virale” è molto problematica da sostenere, come confermato dalla insormontabilità del problema della delivery delle micelle lipoproteiche dei sieri genici entro le cellule: se i meccanismi di ribonucleasi endo ed eso cellulari e vari meccanismi lisosomiali impediscono l’ingresso nella cellula di materiale genico esogeno (come quello delle micelle sintetiche dei sieri), perché questo non dovrebbe valere allora anche per “estranei virus”? è chiaro che quand’unque una particola (nominabile anche “virus”) venga inclusa entro una cellula, è perché il soggetto attivo è proprio quest’ultima che la include, oltre che essere capace di produrla (come esosomi e vescicole), per scopi alla cellula/tessuto noti e funzionali;